Piccola riflessione su quel che ho capito dei laboratori di Mindful Art
Mi sorprendo sempre quando qualcuno mi fa notare alcuni aspetti di me stessa di cui non pensavo di essere dotata, o che credevo di tenere nascosti così bene perché non mi piacciono, ma che a volte emergono inaspettatamente e prepotentemente quando perdo il controllo. Guardarci mantenendo la giusta distanza dalle nostre emozioni può aiutarci a comprenderci meglio e prenderci cura di noi, accettando ciò che siamo veramente.
Il laboratorio di Mindful Art, non pretende di traformarci tutti in artisti ma, a chi ha intrapreso un personale cammino di ricerca interiore offre la possibilità di esplorare il proprio panorama emotivo, trasferendolo poi concretamente a mezzo della materia artistica. Questo processo assomiglia alla vita e potrebbe esserne una metafora: nella vita non possiamo controllare tutto, né contenere e reprimere sempre le nostre emozioni.
La Mindful Art si rivela un canale utile, una palestra di allenamento alla gestione della nostra interiorità, uno strumento di elaborazione personale della nostra "materia emotiva" che, stamattina, ha trovato spazio nel laboratorio che aveva per tema proprio questo argomento: COSA C'E' DENTRO? CONTROLLARE O CONTENERE?
Si perché anche costruire un piccolo libro kirigami per custodire i nostri elaborati più creativi sembrava così semplice, ma... creare un oggetto con una tecnica che richiede pazienza e concentrazione, banalmente, richiede controllo e capacità di guardare le cose da un altro punto di vista, allontanandosi un po' dall'oggetto per mettere a fuoco quello che stiamo facendo.
Con la parte più creativa di manipolazione del colore e dei materiali traccianti poi, abbiamo potuto sperimentare un altro tipo di controllo e contenimento, e il processo creativo ci ha offerto anche lo spunto per riflettere e "leggerci dentro", facendo emergere parole: le nostre.
Quando poi si lavora in gruppo, mettere in comune l'esperienza ci offre la possibilità di ricevere in regalo altri sguardi, altri modi per "leggersi" e la condivisione rende tutto più leggero.
Vi aspettiamo al prossimo laboratorio del 19 marzo prossimo!
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