Il 2021 è stato l'anno di Dante Alighieri e in autunno ho animato con il Kamishibai questa storia per i piccolissimi, in moltissime Biblioteche del Sistema Bibliotecario Milano Est, nell'ambito del progetto Nati per Leggere.
Storia tenera e buffa insieme, dedicata al sommo poeta e alle sue disavventure con un giovane amico che incontrò nella selva oscura che la via era smarrita…
Nel settecentesimo anno della sua morte, lo abbiamo celebrato con i bambini che un giorno lo studieranno sui banchi di scuola…per il momento si sono divertiti con lui e lo hanno aiutato a superare molte prove partecipando attivamente con suoni e gesti all’animazione.
La storia originale, scritta da me appositamente in rima, gioca sullo stereotipo del naso importante del poeta, facendogli incontrare nel mezzo del suo cammino nella selva oscura, un piccolo elefante birichino di nome Dante Virgilio, che fugge dai suoi genitori che lo hanno rimproverato per una marachella troppo grossa.
Per l’uomo medievale, vedere un elefante non era cosa semplice, anzi addirittura fatto rarissimo.
Per lungo tempo si è favoleggiato su questo animale esotico, e quindi figuriamoci la faccia di Dante, anche lui sperso nella fitta foresta, quando si trova a tu per tu con un essere vivente sconosciuto, ma visibilmente sofferente.
Ovviamente tra i due si stabilisce un’amicizia… ma come andrà a finire?
IL KAMISHIBAI
Traducibile come "teatro dalle immagini di carta", è nato in Giappone moltissimo tempo fa nei templi buddisti in cui i monaci utilizzavano uno strumento simile per narrare a un pubblico analfabeta, storie dal contenuto educativo. In seguito fu utilizzato dai "cantastorie" giapponesi, che andavano di villaggio in villaggio in bicicletta portando il loro teatrino.
Il video di Dante e l'elefante puoi tovarlo nella pagina del Cartastorie.
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