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Giardini Zen: microlibri ad alta "concentrazione"

I Giardini Zen sono dei piccolissimi libri, microlibri appunto ma d’artista, frutto di un’intensa attività di relax mentale.

Un ossimoro?

Forse, ma l’attività del doodling, come lo chiamano gli anglosassoni e che noi, molto più semplicemente definiremo scarabocchio, è molto più che un’attività riposante. Gli studiosi gli attribuiscono diverse ricadute benefiche sull’apprendimento e sullo stato mentale delle persone: aiuta a distaccare la mente dalla quotidianità alleggerendo lo stress, aiuta la concentrazione l’ascolto e la memorizzazione di quanto si sta ascoltando, aumenta la creatività nella soluzione dei problemi della vita quotidiana.

È un processo che non solo ci mette in rapporto con la materia che stiamo plasmando, ma che ci porta benessere e maggior consapevolezza di noi stessi.

Il “fare” artistico diventa il luogo in cui diamo il permesso di manifestarsi a quella parte di noi ancora inespressa indirizzandoci verso un discorso unitario.

Giardini Zen anche per un altro motivo: i nostri segni sulla carta si ispirano ai veri giardini zen.

Gli elementi sempre presenti nel giardino zen sono pietre e sabbia.

Le pietre, forti e stabili, qui rappresentano i nostri punti di forza: sentimenti, affetti, capacità, relazioni; le cose su cui possiamo contare in noi, negli altri, nel mondo che ci circonda.

La sabbia rappresenta l’elemento acqua e il suo movimento fluido, ma anche imprevedibile, che simboleggia il fluire dell’esistenza.

Scegliamo con cura le nostre pietre, sempre in numero dispari per favorire l’equilibrio della composizione, dando loro un significato e disponendole nello spazio del foglio che diventerà il nostro giardino.

Con lo strumento tracciante che più si armonizza con il contesto, cominciamo liberamente a disegnare il fluire dell’elemento acqua attorno alle nostre pietre.



Ecco, abbiamo finito e questo giardino è parte di noi, e possiamo osservarlo e stupirci della bellezza e dell’armonia che siamo riusciti a creare.

Agli scarabocchi del nostro giardino potremo anche unire i versi di un haiku o comporre noi stessi una breve poesia ispirata alle sensazioni del momento.

Tutto questo processo può essere considerato, un “fare” artistico poiché anche da queste fasi passa la creatività di ogni artista.

E infine, la nostra piccola opera potrà essere ulteriormente impreziosita con le tecniche origami e kirigami, giusto per rimanere nell’ambito delle influenze orientali, e trasformata in un microlibro d’artista.

Un vero pezzo UNICO!

 
 
 

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